lunedì 3 marzo 2014

Cervelli in fuga

Ammettiamolo, la fuga di cervelli all’estero sta oramai prendendo sempre più la connotazione di una vera e propria piaga sociale, e a me come a chiunque altro capita più o meno ogni giorno di dover patire gli effetti collaterali di questo ineluttabile esodo
Facciamo attenzione però, esistono due tipi di cervelli in fuga; il primo è quello fatto di giovani ricercatori, accademici o semplici lavoratori consapevoli che in Italia non potranno mai ne realizzarsi e ne tantomeno valorizzarsi.Volendo potrei muovere mille critiche verso questa categoria, rea di lasciarmi in pasto ad un esercito di figli di qualcuno o di veline il cui unico merito scolastico è stato quel 30 e lode in Lewinskologia applicata, tuttavia la mia non vuol essere in alcun modo una critica verso questo gruppo… anzi, sono d’accordo con chi va a cercare un futuro fuori, lontano da questo sistema oligarchico e cannibalistico.No, la mia non è una critica verso i primi ma un accorato appello verso il secondo tipo di cervelli in fuga, a loro va questo messaggio:

Vi supplico… portatevi via anche il corpo perché mi sono rotto il cazzo di ritrovarmi sempre qualche imbecille lobotomizzato fra i piedi !!

Nessun commento:

Posta un commento

Adoro le cose semplici

Adoro le cose semplici… La confortante apatia di certe domeniche mattina in cui il profumo di caffè si arrampica su quei primi raggi di s...