lunedì 3 marzo 2014

Ma di mamme quante ce n’è?

Mai mettersi a discutere con un imbecille, prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza.
Peggio ancora se l’imbecille in questione sono io.
Non capita di rado per uno con le mie idee e il mio carattere di imbattersi in gente assolutista e dispotica, se a questo poi aggiungiamo tutte quelle sante virtù di cui ogni buon cristiano si arma ecco che abbiamo toccato il fondo.
Ho sempre odiato il buon cristiano, lo ritengo l’essere più viscido e meschino di tutta l’umanità, un essere capace di azioni spregevoli nei confronti dei suoi simili solo perché al contrario di loro lui è l’unigenito figlio di dio, lui può, anzi, deve.
E se per improbabile ipotesi gli capita di “peccare” ha sempre l’opzione del chiedere perdono al suo dio e il conto è azzerato, i punti sulla patente della spregevolezza sono recuperati, qualcosa come la licenza di uccidere di James Bond.
A rigor di logica ogni uomo che abbia almeno due neuroni funzionanti e interconnessi dovrebbe sentire il dovere di non accettare nessun dogma, il cristiano no, lui va oltre, per lui il dogma è un’arma da puntare sul resto del mondo, su tutti quegli uomini che non vogliono riconoscergli lo status di essere supremo, una di queste armi ha spadroneggiato nella mia ultima battaglia, una delle tante Jihad che, non nego, mi diverto a combattere.
Questa volta in trincea c’era un’attempata signora di terza età, una di quelle che in vita ne ha fatte di cotte e di crude e che oggi vuoi perché non potendo più dare cattivo esempio si limita ad importi i suoi preziosi consigli, o vuoi perché sente il bisogno di completare quella tessera punti che le permetterà di vincere un soggiorno in paradiso.
Lo scontro in questione prende il nome di Creazionismo contro Evoluzionismo, eh già… quel “Processo alla scimmia” dopo quasi novant’anni non si è ancora concluso, onore al merito per Santa Romana Chiesa che ha sempre fatto dell’oscurantismo uno dei suoi principali pilastri.
Bisognerebbe avere un interlocutore all’altezza per poter esporre almeno mezzo dato scientifico, mal che vada si ricorre alla sempre pratica reductio ad absurdum.
Sarei figlio di Adamo ed Eva? Bene… mi erudisca la supplico, ho seguito la vicenda sin quando Caino uccise Abele e poi mi sa che mi sono perso il resto delle puntate, che è successo? Deduco che se il suo dio non ha creato altri uomini in qualche modo questi si sono moltiplicati, mi chiedo come però, a sto punto Adamo ed Eva ebbero anche altri figli che necessariamente si son dovuti accoppiare fra di loro, sbaglio o nella società civile questo si chiama incesto? E comunque, a prescindere dalla questione legale o morale, le tare genetiche dove le mettiamo? E’ universalmente riconosciuto che un gruppo così si estinguerebbe nel giro di una decina di generazioni al massimo o sbaglio? Facciamo così… lei si tenga le sue onorevolissime origini fratricide e incestuose, io da parte mia al cambio preferisco essere figlio di una scimmia sporca e piena di pulci.
Una cosa è certa, la chiesa si è sempre preoccupata dell’evoluzione dell’uomo non attraverso la sua cultura ma coltura.

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