lunedì 3 marzo 2014

Domus Sanctae Marthae

Chissà come sarebbe stata la mia vita da Papa?
E chissà cosa sarebbe diventata la Chiesa con me come Papa?
Decisamente qualche miglioria l’avrei apportata, giusto un paio di personalizzazioni qua e là, come un tamarro al suo terzo giorno di macchina nuova.
Intanto avrei spazzato via quel velo di misoginia che da sempre la contraddistingue.
Che poi mi chiedo; Ma sti misogini che rapporto hanno con le varie segreterie telefoniche, navigatori satellitari e  vari kit vivavoce? (Mmah !!)
Le esternazioni antifemministe dell’attuale Papa le conosciamo bene, e altrettanto bene conosciamo le origini misogine di tutte le religioni monoteiste, magari non tutti sappiamo della barbarica usanza dell’infibulazione largamente praticata a tutt’oggi nell’area dell’islam.
Da parte sua il cristianesimo non è stato da meno con la caccia alle streghe, la storia ci dice che fu proprio Papa Innocenzo IV ad autorizzare nel 1252 l’uso della tortura nei confronti di quelle donne, i fatti ci dicono che alla sua morte Santa Romana Chiesa lo volle ricompensare incidendo sulla sua tomba la frase; Hic superis dignus, requiescit Papa benignus.
E che dire della bolla “Summis desiderantes affectibus”? Emessa alla fine del 1484 da Papa Innocenzo VIII, con essa si allargava a tutta l’Europa l’ordine di perseguitare le streghe, basti solo pensare che in quel periodo un cosiddetto manuale del perfetto inquisitore, meglio conosciuto come “Malleus maleficorum”, per numero di copie stampate fu secondo solo alla bibbia.
Che poi volendo anche il Vangelo di Giovanni 15 porta la frase “Non lascerai vivere mago”.
Un’altra frase della Bibbia recita “La donna è più amara della morte. E’ una trappola. Il suo cuore è una rete e le sue braccia catene”.
Si calcola che in 3 secoli di Santa inquisizione furono sterminate ben oltre 1 milione di donne e bambine, qualcuno ha detto olocausto?
Da sempre il cristianesimo ha fatto di una frase di san Gerolamo il suo cavallo di battaglia, ecco… per l’appunto, comincerei col cambiare quel “Diaboli virtus in lumbis est” che tradotto significa; La forza del demonio sta nei lumbi/lussuria, con un più onesto “ Magis enim omnes pilos” (Chiù pilu pi tutti), e già questo mi pare un buon inizio.
S’i’ fossi Papa rinuncerei a quei sei miliardi e mezzo di euro che ogni anno la chiesa rapina dalle tasche degli Italiani, andrei in giro con una fantastica citroen 2cv al posto delle varie papa mobile, aerei ed altri mezzi pagati dallo stato Italiano.
S’i’ fossi Papa dichiarerei gli immobili e i guadagni che la mia Holding ha sul suolo Italiano, pagherei le tasse, firmerei la carta sulla trasparenza bancaria e riporterei lo IOR al suo vero significato.
S’i’ fossi Papa renderei pubblici gli archivi vaticani, reinstaurerei la pena di morte (abolita “solo” nel febbraio 2001) per punire i miei crimini interni invece che coprirli, e comunque firmerei la “Dichiarazione universale dei diritti umani”.
S’i’ fossi Papa libererei politici, magistrati, managers e chiunque ricopra un posto di potere dalla morsa dell’Opus Dei, riconoscendola di fatto come la più grande associazione a delinquere del mondo.
S’i’ fossi Papa non mi comporterei da colonizzatore sul suolo Italiano, ridarei al suo popolo il diritto alla laicità, rimuoverei ogni mio simbolo dai luoghi pubblici e chiuderei gran parte delle mie “caserme”.
S’i’ fossi Papa rieducherei i fedeli ad un uso proprio del pensiero, gli direi a brutto grugno che per duemila anni li abbiamo presi in giro con la più grande favola mai raccontata sulla terra.
S’i’ fossi Papa farei veramente il povero, rieducherei la chiesa all’umiltà donando ogni bene ai veri poveri.
S’i’ fossi Papa cambierei divisa al mio esercito, niente più bat-tonaca firmata e soprattutto niente più scarpine di lusso.
S’i’ fossi Papa direi ad ogni uomo che sente il bisogno di un Dio che è sbagliato avere un’unica religione, ma che è necessario che ognuno abbia la sua, una propria via individuale che lo porti ad esso.
S’i’ fossi Papa direi ai materialisti; Tenetevi le ghiande, lasciateci le ali.
S’i’ fossi Papa ricorderei al rivoluzionario che vegeta dentro ogni uomo che solo chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
S’i’ fossi Papa toccherei un bambino soltanto per dargli un paio d’ali e lascerei che impari a volare da solo.
S’i’ fossi Papa di sicuro sbaglierei, la gente preferisce di gran lunga un sogno indotto ad una scomoda realtà, la verità è troppo dolorosa da accettare soprattutto quando va a stimolare zone del cervello di cui non si sapeva nemmeno l’esistenza.
S’i’ fossi Papa… m’ammazzerebbero nel giro di 33 minuti, poco ma sicuro.
S’i’ fossi Papa sarei allor giocondo che tutti i cristiani embrigarei.
S’i’ fossi foco arderei il mondo.
S’i’ fossi vento lo tempestarei.

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