lunedì 3 marzo 2014

Ma il vero uomo che fine ha fatto?

O a dirla tutta… se mai sia esistito, oggi a chi potremmo darne la colpa del suo lento e inesorabile declino? Biologia, evoluzione culturale o cos’altro?
Di certo girano un po’ le palle vedere una categoria andare in frantumi, guardarsi in giro e vedere sempre più uomini depilati, ragazzini che non escono di casa se prima non si son fatti almeno mezz’ora di make-up con scalpo curatissimo e un filo di matita che non guasta mai.
Per carità, che non si legga nessun tipo di omofobia o inno al maschilismo fra queste righe, qui si parla di etero senza minimamente criticare l’orientamento sessuale che ognuno di noi ha.
La mia totale ignoranza in andrologia non mi da modo di capire che fine abbia fatto il testosterone, quell’ormone degli eroi, dei bruti e degli amanti secondo la definizione di Laurent Bègue, quell’ormone del potere tanto più presente negli animali quanto più alto è il posto che occupano nella scala gerarchica del proprio branco.
Decisamente la verità è un’altra, non la biologia ma l’evoluzione culturale dobbiamo mettere sul banco degli imputati, anch’essa a sua volta vittima di stereotipi che ci vengono continuamente bombardati da quella grande “Arma di distrazione di massa” che è Sua Maestà la Televisione.
Orbene, Sua Maestà ci propina ad ogni ora dei modelli di vita assolutamente irreali, ci comanda di pensare in un determinato modo, quelle rare volte che ci concede il lusso di farlo, ci dice che il vero uomo deve obbligatoriamente essere ricco bello e palestrato, nessun posto nella società per i tartaruga esenti, per chi a stento può mantenersi un’utilitaria e non l’ultimo modello di macchinone, ma queste sono solo alcune delle caratteristiche esteriori, caratterialmente invece come deve essere?
Decisamente sempre sicuro di se, mai nessun dubbio, nessuna lacrima, con un passato pieno di storia e un futuro ancora tutto da scrivere, capace di far cadere ogni sera le stelle per la sua donna e che la mattina dopo le raccolga con lei, ma anche se quelli oramai sono stereotipi superati e proprio lì che nasce la contrapposizione dei due desideri mai appagati nella donna, quell’antitesi che le porta a scegliere il classico pantofolaio che le infonda sicurezza e protezione per poi magari bramare un maschio che le sappia dare la giusta carica di adrenalina con la sua virilità, allora vien da chiedersi; dove sta il giusto equilibrio?
Di certo ogni uomo dovrebbe saper ascoltare la sua donna quando lo guarda e non quando gli parla, proteggerla con un abbraccio, farla sentire importante, dimostrarle che se anche potrebbe stare con mille altre donne sta con lei perché è lei che ha scelto

Non ricordo chi diceva che “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”, la verità è che di certo noi maschi dominanti in realtà non abbiamo mai dominato, ci atteggiamo a gran conquistatori quando in realtà è sempre la donna a scegliere da chi come e quando farsi conquistare, amiamo ancora illuderci di essere dei cacciatori quando la realtà ci dice che siamo noi le prede.

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