lunedì 3 marzo 2014

Cronaca di una domenica Putiddiota

Ovvero, come un’amministrazione comunale cattofascistoide tritura i coglioni ad un comune cittadino laico.
Cerchiamo di immaginarci in un paesotto dell’hinterland Catanese, che ne so… uno a caso, facciamo Ciumifriddu?
E sia !!
Cerchiamo di immaginare che qualche giorno fa uno dei tanti residenti, che ne so… uno a caso, facciamo io?
E sia anche questa !!
Si ritrovi nella buca delle lettere un volantino col programma della via crucis, e qui già cominciano a girare i cosiddetti, il volantino se mi serve te lo vengo a cercare io no?
Vabbè, oramai lì è, ma la cosa che più mi lascia basito è che reca il logo ed il nome del comune prima e poi quello della parrocchia, allucinante… e da quando siamo diventati una comunità ierocratica?
A questo punto bisognerà sostituire i cartelli alle entrate del paese; Benvenuti a Fiumefreddo di Sicilia, provincia di Teheran.
Del resto, che l’Italia è stata da sempre una terra dove vige il Plenitudo potestatis lo sanno bene tutti coloro che disdegnano quest’insostenibile pesantezza del credere, tutti coloro che si sentono ancora vivi dall’anima in su.
Arriviamo a domenica, ore 17 e passa torno da una giornata di lavoro a dir poco pesantuccia, mi ritrovo due transenne a precludermi il passaggio tenute a guardia da altrettanti baldi giovanotti che sembrano caduti dentro una non meglio identificata divisa.
Chiedo che succede, mi rispondono che si dovrà svolgere la via crucis e tutta la zona è chiusa al traffico fino a cessato bisogno.
Strano, non ricordo che qualcuno mi abbia chiesto il permesso ne tantomeno che io glielo abbia concesso, ma io per andare a casa che dovrei fare?
Lasci la macchina da qualche parte e vada a piedi.
Ma gioia mia tu come minimo sei scemo col botto.
Uno capisce al volo le mie intenzioni e si scansa, col secondo mi tocca discuterci ma alla fine realizza che se non si toglie sia lui che la transenna passerò sopra entrambi, riesco così a parcheggiare in una traversina vicino casa, ed è già qualcosa.Sono quasi le 19 e fra non molto inizierà sta fantasmagorica via crucis con l’ovvio casino che faranno.
Premetto che non ho nulla contro le religioni, ognuno di noi ha il diritto di avvelenarsi come meglio crede, ma cazzo… avremo si o no il dovere di non imporre a nessuno le nostre scelte di vita?
Stiamo ancora a vantarci di essere il popolo civile di un paese democratico, ma sinceramente io qua di democrazia non ne vedo neanche l’ombra, un popolo civile non impone a nessuno i propri riti tribali.
Un paese democratico non permette ad una setta d’invasati di celebrare la propria sudditanza ad uno staterello autarchico in nome di nessuna entità fantastica.
Una amministrazione comunale degna di essere chiamata tale non sequestra in casa i suoi cittadini per far si che lo sciamano di turno faccia sua una festività rubata alle antiche tradizioni pagane, ricordo male ma credo che la festa di primavera era già festeggiata dai Greci qualcosa come 3000 anni fa?
Persefone che tornava dalla madre Demetra?
Boh…Viviamo in uno stato che riconosce a tutte le religioni uguali diritti?
Allora siamo rovinati. Perché se fra dottrine, scuole filosofiche, credenze, sette e culti tribali si contano oltre 30.000 diverse religioni, e se è vero che ognuna di loro ha il sacrosantissimo diritto di manifestare le proprie credenze a discapito di chiunque non gliene freghi una beata minchia ci toccherebbe sorbircene almeno 80 al giorno o faccio male i calcoli?
Però, che culo che abbiamo a vivere in questo nostro bel paese, dove ogni amministratore di turno invece di fare gli interessi della comunità sceglie di genuflettersi al solito padrone.
Buffoni loro o noi che li stipendiamo?

“Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell’iniqua fortuna, o prender l’armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. “

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